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Immobiliare, ecco perché l’investimento sul mattone è sempre un affare

La tendenza allo sviluppo del comparto immobiliare per il prossimo futuro rimane rosea, tanto che nei prossimi anni – afferma un dossier condotto da Scenari Immobiliari – la dinamica dovrebbe essere positiva. Ma per quali motivi? E quali sono i territori che stanno fruendo la migliore attrattività per gli investimenti immobiliari?

I fattori dell’ottimismo immobiliare

Per Scenari Immobiliari le prospettive degli investimenti sul mercato immobiliare europeo sono discretamente positive, spinte dalla crescita demografica, dall’aumento della popolazione studentesca e dall’allungamento delle aspettative di vita dei cittadini europei.

Anche in virtù di ciò i prezzi degli immobili ad uso abitativo nel 2019 sono risultati in crescita in tutti i Paesi europei… tranne in Italia, dove si attende ancora una piena ripresa dei valori abitativi dopo il lungo periodo di difficoltà.

A proposito di studi e di prospettive più rosee per il futuro, si noti come le aspettative siano diventando discretamente più incoraggianti anche secondo gli esperti di Nomisma, che nel suo Osservatorio Immobiliare sancisce una prestazione tutto sommato positiva del mercato residenziale delle maggiori città italiane, rammentando come le previsioni annunciate nella prima parte d’anno si siano verificate.

Ma siamo ancora molto distanti rispetto al 2008, ultimo anno prima della lunga congiuntura sfavorevole?

Un confronto lungo dieci anni

Sempre secondo Nomisma, il confronto tra il 2008 e il presente, impietoso fino a pochi anni fa, oggi sarebbe meno arduo da sostenere. Certo, il 2008 non è la più stimolante base di confronto (il picco delle attività immobiliari era stato raggiunto nel 2006), ma in relazione a tale anno il divario è oggi positivo per 16 mila operazioni di compravendita residenziale se ci si sofferma ai soli principali mercati urbani italiani, ed è negativo per 60 mila unità se invece estendiamo il discorso a tutto il territorio tricolore.

Tra le città con le prestazioni residenziali migliori rispetto al livello del 2008 troviamo Milano e Bologna, mentre altre principali città sono ancora fortemente sottodimensionate rispetto al 2008, come Catania e Palermo, e ancora altre, come Venezia e Firenze, sono sostanzialmente in linea con le prestazioni del periodo di confronto.

E i prezzi?

Passando poi al lato dei prezzi, il report di Nomisma registra per la prima volta in 10 anni una variazione positiva dei prezzi delle abitazioni, ma solo per quanto attiene le principali città italiane. La variazione è inoltre piuttosto contenuta (+ 0,2%, contro il – 0,9% del 2018), ma è comunque una novità gradita, che potrebbe fare da apripista ad un’accelerazione più consistente il prossimo anno.

Infine, per quanto concerne il mercato creditizio, i bassi livelli dei tassi di interesse, ai minimi storici, dovrebbero essere confermati anche nel prossimo anno, rendendo così ancora molto conveniente ricorrere a un finanziamento casa. L’incognita sarà però rappresentata dall’atteggiamento delle banche: nel 2019, sottolinea Nomisma, si è avvertito un irrigidimento nelle policy creditizie, con una maggiore prudenza che può essere frutto del clima di incertezza e delle preoccupazioni degli istituti di credito sulla solvibilità dei mutuatari.

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Paola
3 anni fa

Confermiamo quello che hai scritto, anche qui in Toscana la situazione sembra essere migliore rispetto a qualche anno fa!

Alessandro Pasqual
Admin
3 anni fa
Reply to  Paola

Grazie Paola del commento! Le cose non torneranno più come prima, ma almeno si lavora con un pò più di serenità!!! Buon proseguimento

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