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QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA ASSEGNO CIRCOLARE E ASSEGNO BANCARIO?

In questo articolo vedremo assieme quali sono le differenze tra un assegno bancario ed un assegno circolare. Quando si fa una proposta per l’acquisto della casa, solitamente viene richiesto in deposito una somma a garanzia dell’offerta fatta e il compratore (spesso) non ha mai nemmeno compilato un assegno in vita sua! Tutte le nuove generazioni (dai millenials in poi) sono poco avezzi a questa modalità di pagamento...

In realtà l'unico motivo per cui si compila un assegno, negli anni delle monete digitali e delle transazioni online, è proprio l'assegno. Uno strumento che ti consente di "lasciare una somma in deposito" intestata a terzi, nelle mani di un intermediario. Questa somma serve a dimostrare la serietà della manifestazione d’interesse e a vincolare (eventualmente) le parti in caso di accettazione della stessa.

Vediamo di seguito le due tipologie di assegni, bancari e circolari.

Perché esistono 2 tipi di assegni?

Gli assegni sono “titoli di credito” ovvero dei documenti che consentono la circolazione di denaro senza necessariamente dove scambiare banconote o valuta in genere.

La differenza sostanziale sta nel soggetto che emette il titolo. Il correntista di una banca, quando si parla di assegno bancario oppure direttamente l'istituto di credito quando si parla di circolare. Mentre per gli assegni bancari, il titolare del conto può emetterlo in qualsiasi momento compilandolo in autonomia a penna, il secondo può essere emesso solo dalla banca dove il titolare del conto ha la disponibilità del denaro, e richiede specificatamente all'istituto di credito l'emissione del titolo stesso.

Come si compila un assegno bancario:

Con l’emissione di un ASSEGNO BANCARIO un soggetto, titolare di un conto corrente su un istituto di credito, emette un titolo con cui “ordina” alla banca di pagare una determinata somma che deve essere disponibile sul suo conto corrente.

Caratteristiche di un assegno bancario

Come puoi vedere nell'immagine qui riportata, la dicitura nel documento è " A vista Pagate per questo assegno bancario, differenza sostanziale rispetto a quanto vedremo più avanti nell'assegno circolare.

Oltre al luogo e data di emissione, è obbligatorio specificare la somma di denaro da trasferire, prima in cifre (in alto a destra) poi in lettere (in centro) inoltre va specificato il destinatario della somma e poi apposta la firma di chi emette l'assegno.

Cos'è un assegno circolare

L’ASSEGNO CIRCOLARE invece, è un titolo emesso direttamente dall’istituto di credito il quale, per poterlo emettere, ha già verificato e prelevato dal conto corrente di chi ne ha richiesto l’emissione, la somma pari a ciò che si chiede di trasferire con l’assegno circolare.

Come si può vedere nell'immagine, la dicitura è cambiata, infatti c'è scritto "Pagherà a vista per questo assegno" inteso che la banca, emittente si è obbligata a pagare quella somma nei confronti del destinatario. l'altra differenza tra assegno circolare e bancario è che i primi sono stampati dalla banca, con una carta particolare e le informazioni non sono scritte a mano ma bensì a macchina. inoltre l'assegno viene consegnato con una striscia di carta da strappare alla consegna che funge da "ricevuta" e riepilogo del documento emesso.

Validità di un assegno:

Per essere valido un assegno deve contenere determinate caratteristiche quali:

  • Data e luogo di emissione
  • Importo in cifre ed in lettere della somma che si vuole trasferire
  • Riferimenti della banca dove si trova il conto corrente da cui viene emesso il pagamento
  • Nominativo del creditore che incasserà l’assegno
  • Numero dell’assegno

Per quanto riguarda gli ASSEGNI BANCARI non esiste un termine per cui il titolo “scade”;

Bisogna però fare attenzione sul diritto di revoca che viene concesso a chi ha emesso il documento. E’ importante sapere che esiste il diritto da parte di chi ha emesso l’assegno, di revocarlo una volta trascorsi i seguenti termini:

  • 8 giorni, se l’assegno fosse incassato nello stesso comune di emissione
  • 15 giorni, se l’assegno dovesse essere incassato in un comune diverso da quello di emissione

Mi spiego meglio. Tizio da a caio un assegno bancario di 1000 € emesso nel comune di Verona. Dopo 10 giorni dal pagamento, Tizio va in banca e chiede di revocare quell’ordine di pagamento. Se la banca di Caio si trova a Verona e lui l’ha incassato prima di 8 giorni, la banca di Tizio non potrà revocare quel pagamento. Se invece Caio non ha ancora incassato l’assegno, può scordarsi i 1000 €. Se invece Caio fosse in un altro comune ed incassasse l’assegno dopo 13 giorni dall’emissione, vedrebbe comunque pagata la sua somma anche se all’ottavo giorno Tizio ha revocato il pagamento. Se Tizio non revoca il pagamento e sul conto ci sono i fondi, quell’assegno può essere incassato anche dopo mesi e mesi dall’emissione.

A differenza di quanto sopra, per l’ASSEGNO CIRCOLARE  non esiste una revocabilità ( ad eccezione della restituzione in banca del titolo e dell’annullamento del documento) questo infatti rimane valido fino a 3 anni dall’emissione. Trascorso questo termine il beneficiario non potrà più incassare la somma.

Nella pratica di tutti i giorni gli assegni bancari vengono utilizzati come “garanzia” di pagamento anche la loro emissione non sempre è coperta da fondi corrispettivi nel conto corrente di chi ha emesso il titolo (cosa che non si potrebbe assolutamente fare) Ogni volta che firmi un assegno devi avere la certezza di avere fondi a copertura sul conto onde evitare che l’incasso ti comporti una SEGNALAZIONE.

Cosa succede se emetto un assegno senza avere i soldi in banca.

Qualora dovessi emettere un assegno bancario senza aver verificato la disponibilità effettiva dei fondi nella tua banca, si potrebbe andare incontro al cosiddetto “protesto bancario”.

Una volta emesso l’assegno il tuo creditore va in banca per incassarlo. La sua banca contatta la tua e gli dice:

“hei! Il tuo correntista ha detto al mio che mi devi dare un fantastrilione di €uro. Me li mandi perpiacere?”

La tua banca allora risponderà:

“Il mio cliente ha un saldo di 15 centesimi sul conto, aspetta che gli faccio una telefonatina”

Prima di alzare un polverone la banca ti contatta e ti dice:

“Senti un po' zio paperone! Com’è che vai in giro a spendere e a spandere se da me non hai un becco di un quattrino??”

Tu allora potrai andare a depositare il tuo fantastriliardo di € che tenevi in Svizzera e tutti sono felici e contenti oppure, puoi scappare a gambe levate in Messico e la tua banca dovrà comunicare alla banca del tuo creditore che potrebbe esserci un “leggero” problemino di pagamento.

In quest’ultimo caso, la banca dove si è provato ad incassare l’assegno chiamerà il tuo creditore dandogli un bel due di picche e dicendogli che l’importo che gli avevi promesso non verrà pagato. E’ in questo momento che il tuo creditore (giustamente contrariato) agirà nei modi previsti dalla legge per tutelare le sue ragioni.

Come prima cosa bisognerà acclarare giuridicamente che tu vai in giro ad emettere assegni scoperti, questo lo si fa all’ufficio protesti, dove un pubblico ufficiale verificherà e attesterà la tua inadempienza. Quest’ultimo poi ti intimerà ufficialmente di adempiere al pagamento, se anche questa volta deciderai di non pagare allora il pubblico ufficiale segnalerà la tua cialtronaggine in appositi registri pubblici consultabili da tutti, cosi che la gente prima di accettare pagamenti da te abbia la possibilità di verificare se effettivamente paghi o meno…

La segnalazione nel registro avrà diverse conseguenze per te:

innanzitutto potresti avere delle restrizioni nei tuoi rapporti bancari ( revoca libretti degli assegni, fidi etc ), scordati poi di avere accesso a prestiti o finanziamenti (anche solo per prendere un cellulare). Questo tipo di segnalazione non è eterna, può essere cancellata seguendo delle procedure dopo un determinato intervallo di tempo… ma meglio non entrarci!

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